Decompression illness

Gli Autori effettuano una trattazione completa sulla patologia  da decompressione, rivedendone epidemiologia, clinica, terapia ed outcome.
La patologia da decompressione (in inglese decompression illness) comprende l’embolia gassosa arteriosa e la malattia da decompressione (in inglese decompression sickness) causata dalla formazione di bolle di gas inerte in situ.
Le manifestazioni variano da prurito a dolore di lieve entità fino a sintomi neurologici, shock e morte.
Il trattamento immediato consiste nella somministrazione di O2 100% e di liquidi. La terapia iperbarica consente un recupero, che può essere però incompleto. La profilassi tromboembolica è auspicabile in chi sviluppi paresi agi arti inferiori.

The microbubbles or the microparticle

La malattia da decompressione è da molto tempo attribuita a forze fisiche da parte di bolle di gas inerti che si formano nei tessuti e che risultano in occlusione vascolare e in lesioni tessutali. Le teorie moderne asseriscono che molto segni e sintomi della MDD sono dovuti processi biologici in risposta alle bolle, che consistono in  infiammazione e attivazione della coagulazione con sviluppo di danno microvascolare e trombosi. Il cuore del problema potrebbe essere costituito da piccole vescicole biologiche?

Barodontalgias, dental and orofacial barotraumas

Il dolore orale scatenato da cambiamenti della pressione ambiente è definito barodontalgia.
I sintomi sono talvolta così severi che i soggetti affetti mettono a repentaglio la sicurezza dell’immersione.
L’articolo riporta un’indagine effettuata tra oltre 500 subacquei: il 15% di essi riferisce di aver lamentato dolore odontogeno in corso di immersione.
L’Autore indica la necessità di controllo odontoiatrico ogni anno: Inoltre consiglia di evitare immersioni per 24 ore dopo trattamenti odontoiatrici con anestesia e per 7 giorni in caso di intervento chirurgico

Forame ovale pervio

L’articolo, redatto da medici del Centro di Medicina Iperbarica di Londra, è una rassegna sulle recenti considerazioni relative all’opportunità di ricerca di pervietà del forame ovale (FOP).

Gli Autori danno indicazioni in riferimento a diverse situazioni: subacquei senza episodi di malattia da decompressione (MDD) o con con uno o più episodi di MDD, siano essi neurologici o cutanei.
Si sbilanciano a sostenere l’inappropriatezza della ricerca di FOP in ogni subacqueo. Concludono che solo un cardiologo con competenza in medicina subacquea può fornire un consiglio equilibrato sull’eventuale prosieguo dell’attività subacquea in caso di FOP.

I Draghi esistono anche nel Mar Ligure

Un’immersione emozionante: l’Umberto I presso Albenga.
Chi l’avrebbe mai detto che un relitto poco considerato, poco conosciuto e perfino un po’ bistrattato come l’Umberto I potesse essere così affascinante!
Le emozioni sono frequenti sott’acqua, ma talvolta condizioni particolari di luce, di ambiente, di affiatamento con i compagni o forse solo lo stato emotivo rendono un’immersione indimenticabile.
Chi fa immersioni in Liguria ed è appassionato di relitti conosce bene il fascino dell’Haven, un gigante sull’acqua, affondato in modo drammatico e scenografico, un relitto imponente che occupa un profondità da -36 a oltre -80 m, con una ciminiera tagliata per permettere la navigazione. Un mastodonte del mare insomma, che rende l’immersione sempre di grande impatto emotivo, perché combina fauna ricca e vivace a un ambiente magico, di controluci tra scale e ponti.

Relitto del San Guglielmo

Il relitto del S.Guglielmo giace, a circa 30 metri di profondità, di fronte al porto di Loano (Savona). Rappresenta quanto resta di uno dei transatlantici dell’era della Grande Emigrazione verso le Americhe, in particolare verso gli Stati Uniti. L’affondamento, da parte di un sottomarino tedesco, avvenne a circa 800 metri da riva. La nave partita da Genova l’8 gennaio 1918 era in navigazione verso New York scortata dal cacciatorpediniere Bersagliere.

Gli osteitti

Per gli appassionati di biologia, questo articolo è una revisione sistematica della classificazione degli osteitti, i pesci ossei, classificazione in cui permangono molti problemi d’ordine sistematico circa l’inquadramento dei taxa. Per l’attribuzione alle famiglie e agli ordini è stato mantenuto l’ordinamento proposto da Nelson (1984).
Per quanto riguarda la nomenclatura e la validità delle specie, sono stati fatti notevoli cambiamenti, ed è stato fatto  riferimento in particolare alla monumentale opera in tre volumi di Eschmeyer (1998).
Gli osteitti non indigeni (NIS) segnalati nelle acque italiane negli ultimi decenni sono stati elencati e discussi da Orsi Relini (2010).

Muto come un pesce

Le sorgenti di origine biologica sono numerosissime, sono sicuramente noti i suoni dei cetacei, ma pochi sanno che anche crostacei e pesci possono essere molto rumorosi. Il verso o il rumore prodotto da un animale è definito “suono” quando è intenzionale e comunicativo, mentre tutte le produzioni sonore derivanti da casualità o da attività proprie dell’organismo sono definite “rumore”. La comunicazione acustica si è sviluppata in acqua perché è la più rapida e la più efficace in molte situazioni in cui invece quella per esempio visiva non lo sarebbe. La maggiore densità dell’acqua velocizza e facilita la propagazione delle onde sonore (circa 1500 m/s) che possono in ogni caso superare la torbidità dell’acqua o il buio dato dalla profondità e dalla notte. Inoltre per gli organismi marini le onde acustiche sono segnali direzionali facilmente individuabili.

Appunti di intersessualità

Questo articolo del Prof. Biagio D’Aniello dell’Università di Napoli tratta il tema dell’ermafroditismo in diverse specie animali, particolarmente in organismi marini. L’ermafroditismo viene suddiviso in simultaneo, che può essere sufficiente o …

Mimetismo e simbiosi

Per l’argomento proponiamo l’articolo “Mimetismo e simbiosi” di Clizia Bonacito. L’Autrice, laureata in Biologia e specializzata in Biologia Marina, ha dedicato la sua tesi alle corvine e alla loro comunicazione. — Un argomento estremamente interessante che amplia la nostra visione sulle complesse dinamiche che regolano il mondo subacqueo.