Grotta di Bossea

In una sperduta valle del Monregalese si apre la Grotta di Bossea. Conosciuta da oltre cento anni e visitata da migliaia di turisti ogni anno presenta ancora, nelle sue parti …

Nudibranch behaviour

Sapevate che i nudibranchi possono compiere movimenti diversi? Alcuni, come i Chromodorididae, possono sbattere il loro mantello come ali, alcuni possono arretrare, alcune specie posso aggregare quando ci sia abbondanza di nutrimento e quindi riprodursi come in questa foto.
Sapevate che alcune specie sono definite “solar powered” perché traggono sostentamento da sotto-prodotti di alghe fotosintetiche immagazzinate nel loro corpo? Il Melibe per esempio periodicamente digerisce una porzione delle alghe accumulate quando non è disponibile altro nutrimento.
Sapevate che alcune specie (Philinopsis cyanea) predano i vermi e ne utilizzano il veleno per propria difesa?

Queste e molte altre interessanti curiosità sono riportate sul testo Nudibranch behaviour di David W. Beherens (Ed Paul Humann and Ned De Loach 2007).

Soccorso speleosubacqueo – storia, tecniche e procedure

Il manuale raccoglie il frutto delle esperienze consolidate di ventisei anni di attività della Commissione Speleosubacquea del CNSAS e rappresenta, a nostra conoscenza in quest’ambito il primo contributo mondiale.
L’opera, edita in formato tascabile, si articola in circa duecento pagine illustrate con un centinaio di immagini a colori. Il volume è organizzato in diciotto capitoli comprendenti un’originale e articolata bibliografia per l’approfondimento dei vari temi specifici.

Dai cenni storici, utili non solo per tracciare la storia della Commissione ma anche per comprendere l’evoluzione del pensiero e delle tecniche speleosub, il testo passa all’analisi del contesto di riferimento e delle problematiche associate ai vari tipi di ambienti ipogei nei quali si è operato e si prevede di intervenire. Seguono gli aspetti concernenti la pianificazione delle immersioni in grotta e delle procedure operative da utilizzare nell’ambito di operazioni complesse e di soccorso.

Le tecniche di miscelazione, la preparazione dei gas utilizzati per le immersioni e il loro controllo sono gli argomenti dei capitoli successivi.

Blu profondo (The last dive) di Bernie Chowdhury

Padre e figlio si appassionano alla subacquea: iniziano, imparano e progrediscono insieme allenandosi nella cava di Dutch Springs fino a diventare esperti subacquei. Si dedicano allora ad immersioni sempre più impegnative nel 1992, un’epoca ancora agli albori della subacquea tecnica.

L’esplorazione dell’U-Boat U-Who a -70 m e a un giorno di navigazione dal porto di New York nasce sotto cattivi auspici: il mare è mosso ed in previsione di ulteriore aumento, la visibilità è scarsa (3-5 m) come spesso nelle acque atlantiche, la temperatura del mare molto fredda, la corrente forte rende faticoso nuotare con l’attrezzatura e la maggior parte dell’equipaggio decide quel giorno di non immergersi, compreso Chrissy, il ragazzo. Tuttavia, spinto dal padre Chris e dal timore di apparire pavido, Chrissy cede alla pressioni.

3000 metri sotto i mari – Viaggi nel mondo degli abissi

Il libro, autobiografico, narra il percorso seguito dall’autrice, appassionata di biologia marina e di oceanografia e laureata in biologia, per poter pilotare un batiscafo oceanico.

La Dott.ssa Van Dover, per assecondare la sua passione, dovette infatti ottenere anche una laurea in matematica.

Il libro racconta l’esplorazione del fondo dell’Oceano Atlantico dove vivono solfobatteri, particolari batteri adattatisi alla vita sulla dorsale medioatlantica, dove vulcani in continua eruzione creano un ambiente ad alta temperatura ed elevata presenza di solfo.

Diving Medicine for Scuba Divers

Definirei questo testo “Medicina per subacquei e non solo”. Si tratta infatti di un testo completo di medicina subacquea aggiornato al 2013 e corredato di leggi fisiche, principi di fisiologia e di apnea.

L’elenco dei capitoli trattati parla da solo.

Il  testo è gratuitamente online come da desiderio esplicito dell’autore, medico australiano specialista in medicina iperbarica e subacquea: ne riportiamo l’intero curriculum.

Originariamente scritto per il figlio maggiore dell’autore, il libro è stato tradotto in varie lingue.

Pulmonary gas exchange in diving

Il Prof. Richard Moon, Direttore della Divisione di “General, Vascular, and Transplant Anesthesia” e dell’“Hyperbaric Center” della Duke University – Durham – NC – USA, analizza la situazione respiratoria che si sviluppa durante le immersioni.

Gli effetti polmonari legati alle immersioni sono dovuti all’aumento della densità dei gas, del volume ematico polmonare e alla maggior pressione dell’O2 inspirato.

L’aumentata densità dei gas determina un aumento delle resistenze delle vie aeree e del lavoro respiratorio. Un ulteriore carico meccanico è dovuto ad un carico pressorio statico transrespiratorio e ad una ridotta compliance polmonare.

La combinazione dei carichi elastico e resistivo è responsabile di una riduzione della ventilazione.

A seguito dell’ipoventilazione e a dell’alterata distribuzione della ventilazione si sviluppa ipercapnia.

L’effetto della pO2 e dei gas inerti sul drive respiratorio è minimo. Lo scambio di O2 non è alterato fino ad una densità di gas di 25 g/l.

Microparticle enlargement and altered surface proteins after air decompression

Gli Autori aggiungono ulteriori informazioni alla fisiopatologia della decompressione.
Studi in modelli murini hanno mostrato che lo stress decompressivo induce il progressivo aumento di microparticelle circolanti rivestite da  annessina V, derivanti da leucociti, eritrociti, piastrine e cellule endoteliali.
Gli Autori hanno notato che alcune particelle appaiono più grandi di quanto atteso e continuano ad aumentare di dimensioni nelle 24 ore dopo decompressione. Queste osservazioni hanno condotto all’ipotesi che le bolle di gas inerti causino l’ingrandimento delle particelle.
Concludono che i processi infiammatori e il danno vascolare dono dovuti ad ingrandimento delle particelle rivestite di annessina V e/o a modificazioni delle proteine di superficie.