Il Prof. Richard Moon, Direttore della Divisione di “General, Vascular, and Transplant Anesthesia” e dell’“Hyperbaric Center” della Duke University – Durham – NC – USA, analizza la situazione respiratoria che si sviluppa durante le immersioni.
Gli effetti polmonari legati alle immersioni sono dovuti all’aumento della densità dei gas, del volume ematico polmonare e alla maggior pressione dell’O2 inspirato.
L’aumentata densità dei gas determina un aumento delle resistenze delle vie aeree e del lavoro respiratorio. Un ulteriore carico meccanico è dovuto ad un carico pressorio statico transrespiratorio e ad una ridotta compliance polmonare.
La combinazione dei carichi elastico e resistivo è responsabile di una riduzione della ventilazione.
A seguito dell’ipoventilazione e a dell’alterata distribuzione della ventilazione si sviluppa ipercapnia.
L’effetto della pO2 e dei gas inerti sul drive respiratorio è minimo. Lo scambio di O2 non è alterato fino ad una densità di gas di 25 g/l.