Come possono i pesci percepire la presenza di altri pesci intorno? o nuotare compatti in un banco?
Tramite il sistema della linea laterale che è una caratteristica peculiare nei pesci, distribuita attorno all’apertura della bocca, agli occhi e alle fossette olfattorie, ma soprattutto si sviluppa in due file lungo il loro corpo. Questo sistema è costituito da un insieme di cellule sensoriali noto come neuromasti, dotate della straordinaria capacità di rilevare e trasmettere informazioni di natura meccanica al sistema nervoso.
Queste cellule sensoriali si trovano al di sotto della linea laterale e sono in contatto diretto con l’ambiente esterno attraverso minuscoli fori presenti sulle scaglie. Questi fori permettono all’acqua di penetrare all’interno di un tubo situato lungo la linea laterale. Le cellule sensoriali sono così in grado di percepire e trasmettere al sistema nervoso variazioni di pressione dell’acqua, che possono essere causate da rumori o movimenti subacquei. In altre parole, si potrebbe assimilare questo sistema a una sorta di radar costantemente attivo per i pesci.
I pesci rilevano con precisione le onde d’urto generate da oggetti in movimento, come un sasso gettato nell’acqua, altri pesci in movimento o esche artificiali, grazie dai sensori della linea laterale. Le informazioni rilevate vengono quindi trasmesse al cervello, il quale le elabora in tempi rapidissimi. Grazie a questa sofisticata percezione meccanica, i pesci sono in grado di individuare ostacoli, riconoscere la presenza di predatori e, allo stesso tempo, localizzare le loro prede con grande precisione.